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Denti da squalo: la nostra recensione

Dall'8 giugno al Cinema

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Un ragazzino che vuole crescere in fretta, ma capisce anche che fare pace con il proprio passato è indispensabile: Denti da squalo è una storia di formazione al contrario, come Davide Gentile, il regista, l’ha definita.

Una fiaba drammatica, cruda, a tratti violenta, ma anche avventurosa, spericolata, sognante e divertente, come solo sa essere il passaggio da un’infanzia interrotta da un trauma familiare a un’adolescenza che si affaccia prepotente. Seguiamo Walter, il protagonista, in un’estate che non è come le altre, segnato nel profondo da un incontro magico e misterioso. Vediamo il suo mondo esteriore, il suo quotidiano, riviviamo stralci del suo passato entrando in quello spazio interiore nel quale si sta formando la sua identità, dove la figura di un padre amato, ma mai rispettato, deve ‘morire’ un’altra volta perché Walter possa trovare il suo vero e nuovo sé.

Denti da Squalo' conversazione con Davide Gentile - Taxidrivers.it

 

Il litorale romano in cui la storia è ambientata è una sorta di non luogo, indefinito, che rispecchia quel limbo esistenziale di Walter. Il film merita di essere visto anche per i differenti sottogeneri cinematografici in cui può essere inserito. Il tono generale oscilla tra il drammatico e il leggero, il riflessivo e l’ironico, l’emotivo e l’avventuroso. All’elemento realistico si  contrappone quello fiabesco e magico: lo squalo. È stata la sua presenza, oltre alle conseguenti interazioni con Walter, ad aggiungere quella magia e quel coraggio che serviranno a trasformare la sua vita.

Denti da squalo, gli sceneggiatori: "Era così importante per noi che  potevamo anche non farne mai un film" | Cinema - BadTaste.it

 

La difficoltà di realizzare un lungometraggio in cui uno dei protagonisti è uno squalo ha richiesto molta credibilità: regia, sceneggiatura (Valerio Cilio e Gianluca Leoncini) e produzione (la Goon Films di Gabriele Mainetti) hanno lavorato in sinergia per un risultato più che degno. Ricordiamo che si tratta della prima pellicola italiana in cui è stato realizzato il primo animatronic italiano con le sembianze da squalo.

Le prove attoriali sono tutte più che soddisfacenti: dal protagonista, l’esordiente Tiziano Menichelli, ai camei di Claudio Santamaria ed Edoardo Pesce; convince anche Virginia Raffaele in un ruolo drammatico, in cui esprime tutte le sue capacità di recitazione.

Ecco il trailer:

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