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Black Panther Wakanda Forever: la nostra recensione

Al Cinema dal 9 novembre

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Una minaccia globale potrebbe sconvolgere la vita degli abitanti di Wakanda: la Regina Ramonda, Shuri, M’Baku, Okoye e le Dora Milaje lottano per proteggere la loro nazione dalle ingerenze delle potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Quando Namor, sovrano di una nazione sottomarina nascosta, li avverte dell’esistenza di una minaccia globale e del suo inquietante piano per fermarla, gli abitanti del Wakanda dovranno unire le forze, contando sull’aiuto della War Dog Nakia e di Everett Ross, e forgiare un nuovo percorso per il loro regno.

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Black Panther Wakanda Forever arriva nelle sale italiane a partire dal 9 novembre. Gran parte del film si basa sulla prematura morte di Re T’Challa (il compianto Chadwick Boseman), che ha lasciato madre e sorella in balìa di molti pericoli. Quando Boseman è scomparso nel 2020 i filmmaker hanno dovuto fare un passo indietro e riflettere con attenzione sulla storia del nuovo film. Re T’Challa rappresentava il cuore di Black Panther e a Boseman sono rimaste legate  tutte le persone che avevano lavorato al suo fianco. L’omaggio nel film è dunque d’obbligo, a patto che il nuovo capitolo non si fermi a questo. E invece, purtroppo, gli spunti originali sono davvero scarsi. La nuova protagonista, la principessa Shuri (Letitia Wright) eredita il regno dal fratello scomparso e dalla madre: il tema centrale è proprio l’eredità, ma la storia  sembra non riuscire del tutto a disancorarsi dal passato per prendere nuove inedite direzioni.

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Il ruolo delle donne è predominante: la regina madre e sua figlia sono protagoniste assolute, insieme alle guerriere che difendono il regno. Il tono cupo che si avverte all’inizio pervade l’intera pellicola e sono pochissime le occasioni in cui a stento si sorride di una battuta. Gli scontri sono poco emozionanti e spesso quasi inutili allo svolgimento della trama. Il finale (senza fare spoiler) è piuttosto scontato e persino il post credit lascia interdetti. Insomma, un film che sicuramente parte da una grande ambizione, ma che purtroppo si tende a dimenticare presto.

Ecco il trailer:

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