Il connubio tra Scott Derrickson ed Ethan Hawke si rivela ancora una volta vincente: dopo aver lavorato insieme in Sinister, il regista e l’attore si ritrovano in un thriller horror da vedere: Black Phone, al Cinema dal 23 giugno, è una vera chicca che gli amanti del genere non possono lasciarsi scappare!
Derrickson (che ha diretto The Exorcism of Emily Rose, Sinister, Liberaci dal male e Doctor Strange, in questo film è anche nelle vesti di sceneggiatore e confessa di essersi lasciato ispirare da eventi personali della propria infanzia, oltre che dall’omonimo racconto di Joe Hill. Il risultato è una storia avvincente, costruita intorno a una serie di eventi reali che man mano si confondono con elementi sovrannaturali.
La storia è ambientata nei sobborghi di Denver, alla fine degli anni Settanta. Un rapitore seriale di bambini, il misterioso Rapace (Hawke), è diventato il terrore di tutti nella zona. Il protagonista Finney (Mason Thame) deve già barcamenarsi tra i bulli che lo perseguitano a scuola e il padre violento, che sfoga nell’alcool la disperazione per il suicidio della moglie. Quando il ragazzino viene rapito e rinchiuso in uno scantinato, comincia un’estenuante lotta per la sopravvivenza contro l’orco. L’unico mezzo di comunicazione con l’esterno è un vecchio telefono nero i cui fili sono però stati recisi.
La paura e il senso di angoscia non nascono da effetti speciali sorprendenti, ma da una sceneggiatura che fa un uso sapiente degli elementi necessari a infondere nello spettatore quel senso di disturbo e allo stesso tempo di ansia per le sorti del giovane protagonista. La scelta degli interpreti e la fotografia contribuiscono alla riuscita di una pellicola che ha poco da invidiare ai grandi classici dell’horror.
Una pellicola che probabilmente avrebbe meritato un periodo migliore per l’uscita nelle sale, ma se in una torrida serata d’estate non volete togliervi il piacere di godervi un film nel buio di una sala, questa è l’occasione giusta!