Un film che spiazza, perché sembra leggero all’apparenza, ma Maschile Singolare non è assolutamente una commedia. O meglio, non solo. Diretto da Alessandro Guida e Matteo Pilati e interpretato da Giancarlo Commare, Gianmarco Saurino, Eduardo Valdardini, Michela Giraud, il film rivela un modo differente di trattare l’amore omosessuale. Il punto di svolta della pellicola, rispetto a quelle che in genere vengono classificate come appartenenti al genere dei film LGBTQ+, è proprio questo: non si tratta dell’ennesima storia sule difficoltà che si devono affrontare per poter vivere liberamente le proprie scelte sessuali. Il film è incentrato sulla ricerca di se stessi, sull’elaborazione della perdita, l’amicizia e l’importanza di essere indipendenti.
Concreto, vero, senza edulcorazioni: anche i dialoghi raccontano questa ricerca della spontaneità, restituita attraverso un modo di parlare poco ‘cinematografico’ e molto realistico. I personaggi sono ben delineati e mostrano ognuno le proprie fragilità. La verità di fondo è semplice e dura allo stesso tempo: per essere felici non bisogna cercare un’altra persona, ma essere prima in pace con se stessi.
La musica lirica che accompagna l’intera pellicola sembra essere in contrasto con il mondo dei protagonisti, così attuale che sembra non lasciare spazio all’antico, al classico, eppure si sposa così bene con l’insieme. Gli incontri occasionali, la maggior parte dei quali non lasciano segno alcuno nella vita del protagonista, sono il suo modo per fuggire da un dolore straziante. Solo lui può trovare il modo di uscirne.
Il consiglio è quello di vederlo, senza aspettarsi una trama frivola basata su battute a doppio senso e locali alla moda (che pure non mancano!) e altri facili cliché, ma mettendosi in ascolto per trarre conclusioni, o almeno qualche spunto di riflessione. Ecco il trailer: