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Ma Rainey’s Black Bottom: la nostra recensione

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Costumi, trucco, attori protagonisti: Ma Rainey’s Black Bottom potrebbe vincerli tutti questi Oscar e sarebbero più che meritati. La storia si svolge nell’arco di una sessione di registrazione. La tensione che caratterizza il film è vibrante e si intreccia con il blues sfrontato e rivoluzionario della protagonista, una cantante volubile e capricciosa, che tiene tutti sull’attenti. La trama si basa sui continui scontri, soprattutto verbali, fra Ma Rainey (Viola Davis), il suo ambizioso cornettista (Chadwick Boseman) e i manager bianchi, determinati a controllare colei che è stata definita la ‘madre del blues’.

Le interpretazioni di Viola Davis e di Chadwick Boseman sono magistrali e non possiamo fare a meno di intristirci pensando che questa è stata purtoppo l’utima interpretazione dell’attore. Boseman ha già vinto un Golden Globe postumo e merita anche l’Oscar, perché l’intensità con cui ha interpretato un personaggio molto complesso è singolare: un musicista promettente e arrogante, che cela nel suo passato traumi terribili legati all’infanzia, trascorsa nel Sud del Ku Klux Klan.

Tratto dall’opera del premio Pulitzer August Wilson, il film ha una particolare struttura narrativa che rende l’ambientazione quasi ‘claustrofobica’. L’azione si svolge nello spazio di due stanze, che sembra facciano fatica a contenere l’impeto sfrenato dei protagonisti. Lo scontro diventa, dunque, inevitabile ed è un degli aspetti più caratteristici del film. La ristrettezza del luogo fisico si contrappone alla grandezza delle personalità che occupano quello spazio infimo.

Il monologo di Boseman sulla madre vale da solo la visione del film. La mimica della Davis compensa i suoi lunghi silenzi, che spiegano tutto il dramma di una persona consapevole di essere adulata e assecondata solo per il profitto che porterà la sua musica, non per la donna che è al di là della propria arte.

Appuntamento alla notte degli Oscar per sapere quali riconoscimenti otterrà questa pellicola e nel frattempo, se non l’avete ancora vista, siete in tempo per rimediare!

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