Time: il documentario che potrebbe vincere l’Oscar
Una storia d’amore contro il tempo e anche contro la burocrazia e le disparità all’interno del sistema carcerario negli Stati Uniti; Fox Rich è una donna afroamericana forte e ostinata, che ha dedicato la propria vita a una missione: fare ottenere uno sconto di pena al marito, condannato a sessant’anni di detenzione per rapina.
Il documentario Time, girato nell’arco di oltre due decenni, racconta la lotta di una donna contro un sistema che penalizza sempre i soggetti più deboli della società. Consapevole di aver sbagliato, insieme al suo compagno, la protagonista cerca di recuperare credibilità di fronte alla società e ‘giustifica’ le azioni deplorevoli compiute come errori di gioventù, dovuti alla mancanza di consapevolezza e alla situazione di miseria. Ora si rende conto che, nonostante la povertà, aveva tutto ciò che una persona possa desiderare: la famiglia e l’amore reciproco.
Il film è in bianco e nero, quasi a voler sottolineare in maniera ancora più forte la disparità che purtroppo ancora esiste tra bianchi e neri: Fox non perde occasione per gridare a tutti che la sua famiglia sta subendo le conseguenze di un sistema completamente marcio. Il titolo rimanda al modo di dire ‘to do time’, che è un’espressione usata per dire ‘essere in prigione.’ In questo caso, il tempo è quello che non tornerà più.
La prospettiva dalla quale viene raccontata la storia è quella della protagonista: per questo vengono utilizzati anche i video amatoriali (spesso da lei stessa girati nel corso degli anni) e per questo la voce narrante è ancora una volta lei, Fox. Il regista, Garrett Bradley, non sembra avere intenzione di aiutarci a capire i retroscena dei crimini, ma a mostrarci il lato umano, quello più fragile, di chi quei crimini li ha commessi, ma chiede la possibilità di riscattarsi. I momenti salienti della pellicola che scorrono al contrario come una videocassetta che si riavvolge, rimarcano ancora una volta l’angoscia del tempo perduto.
Bradley si è già aggiudicato il premio alla regia nella sezione documentari all’ultima edizione del Sundance Film Festival. Il film, presentato anche all’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma, è sicuramente tra i favoriti ad aggiudicarsi l’Oscar come Miglior Documentario. Noi consigliamo di vederlo! Attualmente è disponibile su Amazon Prime Video.
Ecco il trailer: