Perché La Regina Degli Scacchi è una serie da non perdere!
I segreti del successo mondiale per la miniserie Netflix in sette episodi
Un successo mondiale, che si sta trasformando in una vera e propria scoperta delle scacchiere anche da parte dei ‘non addetti ai lavori’: La Regina Degli Scacchi è la miniserie su Netflix che ha avuto un impatto fortissimo, oltre che sugli appassionati seriali, sulle vendite delle scacchiere e che ha reso celebre la protagonista, Anya Taylor-Joy.
Ecco 5 ottimi motivi per non perderla:
- Gli abiti e i costumi.
Non sono soltanto belli da vedere e super chic, ma nascondono chiari riferimenti all’estetica degli scacchi: i dettagli degli abiti di Beth Harmon riprendono quasi sempre elementi della scacchiera, ad esempio. Non solo: la costumista Gabriele Binder ha confermato che tutto il mondo della protagonista rappresenta un’unica grande scacchiera. ll Brooklyn Museum ha dedicato una mostra virtuale ai look più significativi e ai costumi più belli indossati dalle protagoniste femminili nella serie.
- I riferimenti storici.
La storia raccontata non è reale, ma frutto di fantasia e ispirata al romanzo di Walter Tevis: The Queen’s Gambit (che prende il nome da una mossa d’apertura del gioco). Tuttavia, non mancano i riferimenti storici alla Guerra Fredda e agli anni di antagonismo tra Stati Uniti ed ex Unione Sovietica: l’avversario per eccellenza di Beth, il maestro Borgov, viene dall’Unione Sovietica ed è sempre affiancato da membri del KGB. L’astuzia nel gioco degli scacchi sembra essere paragonata proprio a quella dei servizi segreti.
- Il tema della dipendenza da alcool e droghe.
Sin da piccola Beth è una persona sola, facile preda di dipendenze. I drammatici risvolti dell’alcolismo vengono raccontati in modo crudo e realistico, senza sconti. La protagonista paga in prima persona gli errori che commette anche a causa della sua condizione di orfana. La forza interiore che ha e la passione per gli scacchi rappresentano una sorta di redenzione del personaggio.
- Il realismo.
Anche nelle partite giocate in modo più veloce nulla viene lasciato al caso: la cura dei dettagli è stata così maniacale che se si guardano al rallentatore le sfide di ogni puntata si vedrà un vera partita. Anche nei momenti in cui la scacchiera non si vede, le mosse dei personaggi sono reali. Parola di Scott Frank, creatore della serie insieme ad Allan Scott!
- La regia e la sceneggiatura.
Non è facile far appassionare un pubblico ignaro di come si svolga una partita di scacchi a una serie che ruota tutta intorno a re, regine e torri! Merito dell’abilità registica e della sapiente sceneggiatura. D’altronde, la stessa Anya Taylor-Joy ha rivelato in un’intervista che all’inizio non sapeva nulla di scacchi e, anzi, era davvero negata!
Avete ancora dubbi su questa serie? In attesa di vederla (o rivederla, adesso che ne conoscete anche tutti i retroscena!), vi mostriamo il trailer: