L’Immortale: la nostra recensione in anteprima
Lo spinoff della serie Gomorra al Cinema dal 5 dicembre
Eravamo in tanti ad attendere le sorti di uno dei personaggi più famosi di Gomorra e finalmente sapremo cosa è successo dopo l’ultima puntata della serie tv. L’Immortale, scritto e interpretato da Marco D’Amore, è frutto di un progetto innovativo, che vede un film fare da ponte tra una stagione e l’altra della serie.
Il titolo la dice già lunga sullo svolgimento della trama, che è un continuo passaggio tra il presente e il passato del protagonista: un intreccio ben sceneggiato, che ricorda molto (e sicuramente omaggia!) la maestria di grandi registi, come Vittorio De Sica.
La storia procede con un ritmo sempre in crescendo, riagganciandosi sì alla trama della serie, ma con un’abilità narrativa che non preclude la visione anche a chi non abbia mai visto neanche una stagione completa.
D’Amore si conferma un professionista nelle vesti di attore e ci stupisce anche con un’ottima prova dietro alla macchina da presa. Il protagonista è sempre più solo, cupo, quasi a voler dimostrare l’ineluttabilità di un destino al quale è legato a doppio filo. Il suo essere così spietato non viene certo giustificato, ma spiegato, attraverso il racconto di una condizione di miseria che inizia dalla nascita e che, inevitabilmente, porta a scelte di vita estreme.
Da vedere!