Non dev’essere stato per niente facile pensare a una serie tv, che ancor prima di essere girata portava già l’enorme fardello di un fumetto e un film per il Cinema, entrambi osannati da pubblico e critica. Insomma, fare meglio o tentare di eguagliare questi successi era quasi impossibile, eppure Watchmen ci ha stupito!
Lungi dall’essere una pedissequa copia o un sequel che non rischia, rimanendo fedele all’idea originale, questa serie esce dagli schemi e batte strade inesplorate. Lo stesso Damon Lindelof (già sceneggiatore di Lost) aveva detto chiaramente che non avrebbe messo in scena il fumetto di Alan Moore, ma pensava a una sorta di seguito, scollegato, più vicino al fumetto, ma senza diventarne un clone.
Dopo aver visto le prime quattro puntate (nove in tutto, ogni lunedì su Sky Atlantic) consigliamo a chi ancora non l’abbia fatto di iniziarne la visione. Non si tratta di un prodotto dedicato solo agli appassionati del fumetto, ma a tutti gli estimatori delle serie tv ben confezionate. Anche il cast è di tutto rispetto: Regina King, Don Johnson, Jeremy Irons.
La storia si svolge circa trent’anni dopo la fine del fumetto. Siamo a Tulsa, in Oklahoma, in un presente alternativo: la tecnologia si è sviluppata in modo diverso; non esistono cellulari né internet, solo cercapersone che squillano con un bip, però è possibile risalire con estrema facilità al proprio albero genealogico; i supereroi sono dei fuorilegge e la polizia è una squadriglia di vigilanti che opera a volto coperto: nessuno sa chi ci sia dentro le maschere gialle dei poliziotti.
Non perdetelo!