Diabolik Sono Io: la nostra recensione in anteprima
Il docu-film sulla nascita del supereroe nelle sale dall'11 al 13 marzo
Una storia ancora avvolta dal mistero quella del primo disegnatore di Diabolik, il fumetto nato negli anni Sessanta dall’idea delle sorelle Angela e Luciana Giussani. Angelo Zarcone (interpretato da Luciano Scarpa), fu il disegnatore del Numero Uno e scomparve inspiegabilmente senza lasciare tracce, dopo aver completato le tavole di quel primo albo nel 1962.
Il docu-film Diabolik Sono Io, girato da Giancarlo Soldi, si muove in parallelo tra le testimonianze delle autrici insieme a quelle di altri esperti (Carlo Lucarelli, Milo Manara, i Manetti Bros.) e la storia immaginaria di Zarcone. Si cerca, così, di fornire una sorta di identikit dell’autore misterioso: di lui si sa soltanto che presso la redazione Astorina era stato soprannominato ‘il tedesco’, per la carnagione chiara e i capelli biondi. Dopo aver consegnato le tavole de Il re del terrore, il primo numero di Diabolik, sparì senza lasciare recapiti.
Il regista, attraverso una possibile ricostruzione della scomparsa di Zarcone, prova a ricostruirne le fasi, cercando una soluzione a questo incredibile giallo. Immagina un uomo che ha perso la memoria a causa di un incidente e attraverso alcuni sprazzi di ricordi cerca se stesso, identificandosi via via con il personaggio da lui disegnato.
In attesa dell’uscita in sala, per un evento speciale solo l’11, 12 e 13 marzo, ecco il trailer: