Rischia di essere bruciata viva per un film
Le minacce a un'attrice indiana a causa di un film in cui è protagonista
Deepika Padukone è un’attrice indiana di 31 anni con alcuni film di successo alle spalle e una sola colpa: quella di aver recitato nel film Padmavati. Un marginale gruppo di estremisti hindu ha messo una taglia di cento milioni di rupie (quasi un milione e mezzo di euro) a chiunque la trovi e la bruci viva.
Il film, del regista Sanjay Leela Bhansali sarebbe dovuto uscire il 1 dicembre, ma è stato bloccato dalla censura perché incentrato su un poema sufi del sedicesimo secolo, che descrive il suicidio di una regina Rajput, che si toglie la vita pur di non essere catturata dal sultano musulmano di Delhi.
Nel corso di una manifestazione nell’Uttar Pradesh il gruppo ha dato fuoco a centinaia di gigantografie dell’attrice e del regista, mentre il responsabile della sezione giovanile prometteva la ricompensa a chi avesse ucciso la protagonista, sostenendo che “dovrebbe sapere cosa si prova a essere bruciati vivi”, come accadde alla regina.
Un atteggiamento assolutamente deprecabile, che va fermato subito. A intervenire, la Commissione nazionale delle donne, che ha chiesto alla polizia di intervenire per risolvere la questione.
Speriamo che il provvedimento sia immediato e definitivo.